Energy-drink: le illusioni pericolose dei giovani di oggi
Le ‘ali’ degli energy drink, ovvero il folle volo di Icaro al giorno d’oggi
Fonte: Annette Lichtenstern - Alessandra Ballarò
Ho un figlio adolescente, sì.
È una cosa che capita a quasi tutti, prima o poi, nella vita.
Vedo esterrefatta, come sempre, uno dei video di mio figlio: il protagonista è lui che beve un sorso di una delle marche più famose di energy drink a cui fa seguire un montaggio di tutte le attività sportive che ha fatto durante gli ultimi due anni; tutto concentrato in 30 secondi.
E mentre penso “bei tempi”… gli dico: “Bel montaggio.
Ma perché fai pubblicità a quel drink?! Hai fatto tutto questo perché hai bevuto un energy drink? Non mi sembra!”.
Ride, borbotta qualcosa e sparisce dalla circolazione.
A questo punto ho pensato che mi dovrei fare qualche domanda.
E poi fare anche a lui le stesse domande.
Cosa sono gli energy drink?
Gli energy drink sono, in sostanza, delle bevande che contengono acqua, zucchero, anidride carbonica, eccitanti ed energetici quali caffeina, guaranà, ginseng, taurina, carnitina e altri derivati di origine vegetale.
Spesso contengono coloranti, conservanti e aromi di sintesi che ne fanno un prodotto ben poco naturale.
Una lattina da 250 ml può contenere l’equivalente di tre tazzine di caffè espresso, sotto forma di caffeina (per sentirsi più svegli), e la taurina (per attenuare il senso di affaticamento).
Che effetto fanno queste bevande?
Il consumo di una lattina di energy drink fa sentire più svegli, fa migliorare la concentrazione e rende maggiormente capaci di affrontare gli impegni quali lo sport, la scuola o anche una serata in discoteca.
Cosa succede però? L’effetto della caffeina dura solamente due ore.
Due ore in cui il battito cardiaco aumenta a causa della caffeina mentre la taurina, che non fa percepire la stanchezza, completa la sensazione di migliore performance.
L’attività cardiaca accelerata, però, richiederebbe successivamente un naturale periodo di riposo che, tuttavia, non avviene.
La stanchezza, dopo che finiscono gli effetti del drink, arriva e… arriva in maniera prepotente al punto da richiede un… altro drink?! Un circolo vizioso pericolosissimo.
È una bevanda che si consiglia di assumere prima di fare sport?
Secondo la comunicazione che passa in televisione, ma anche a causa delle sponsorizzazioni (Formula Uno per esempio), il drink viene assunto da sportivi di “punta”.
In realtà, però, nessun sportivo agonista lo farebbe mai: l’effetto momentaneo del drink provoca un successivo calo fisiologico e una stanchezza che è controproducente per l’allenamento.
Non solo.
La caffeina nell’energy drink crea in sé un aumento del battito cardiaco che, insieme all’attività sportiva, può essere anche pericoloso.
Il consumo di energy drink prima dell’attività sportiva può danneggiare l’organismo a tal punto che le prestazioni sportive possono essere compromesse per sempre.
Un consumo esagerato, oppure prolungato nel tempo, di queste bevande può danneggiare la salute?
Un prolungato consumo di energy drink, a causa degli effetti che ha sul sistema cardio-vascolare, può creare seri problemi all’organismo, soprattutto dei più giovani.
Studi medici hanno riscontrato effetti devastanti sui ragazzi che consumavano ogni giorno diverse lattine: il battito cardiaco accelerato a 100 battiti al minuto durante il giorno, aumento della pressione arteriosa, un riposo alterato (il battito scende ma rimane troppo alto) a causa delle alte dosi di caffeina, nervosismo, inquietudine.
Un ragazzino di 18 anni può avere un quadro clinico di un sessantenne e andare incontro anche a un infarto.
Il cuore si può danneggiare in maniera irreversibile e in maniera grave.
Al netto delle diverse conclusioni, dunque:
La caffeina aumenta la pressione arteriosa e il battito cardiaco, il che porta a una migliore ossigenazione del corpo
-ti senti meglio e più concentrato
-ma solo per poco tempo.
Perché più pulsazioni significa più lavoro per il cuore, che si deve riposare dopo.
Un “dopo” in cui ti sentirai più stanco del normale.
Le associazioni di consumatori europee chiedono da tempo di limitarne e vietarne l’acquisto ai ragazzi oltre che di apporre sui prodotti la dicitura: “Vietato il consumo sotto i 18 anni”.
Un tale mix di sostanze assunte insieme a delle bevande alcoliche può falsare la percezione della quantità di alcol assunto.
I nutrizionisti spiegano che prima vengono smaltiti dal corpo lo zucchero e la caffeina, con il risultato che l’alcool circola più a lungo nel sangue.
La percezione di essere comunque svegli e attivi può indurre ad assumere altri alcolici.
E anche qui, si realizza quello sciagurato circolo vizioso.
Accertato che l’assunzione di queste bevande fa male all’organismo, a questo punto sarebbe interessante indagare su altri aspetti del fenomeno.
Perché si è arrivati a questo? Perché i giovani cercano sostegno in una bevanda per ottenere migliori prestazioni?